Colore in testa: le tinte chimiche.

A cura di Marina Bestetti

Le tinture per capelli, anche quelle chimiche, oggi sono molto più sicure che in passato, infatti solo raramente danno origine ad irritazioni o reazioni allergiche.
Se queste si manifestano, è a causa di alcuni componenti come: ammoniaca, acqua ossigenata e parafenilendiammina; quindi, per prima cosa, guardiamo bene l'etichetta: queste sostanze non devono essere contenute in percentuali troppo elevate.
In ogni caso è meglio che eviti di applicare queste tinture chi è soggetto ad allergie, chi soffre d'asma o ha una pelle che si irrita facilmente e durante la gravidanza.
Un consiglio poi può essere quello di cercare di scegliere quei prodotti che contengono anche estratti vegetali (collagene, proteine e vitamine) che, almeno in minima parte, nutrono il capello e lo proteggono durante la colorazione.
Infine ricordiamo che si può ricorrere a diversi tipi di colorazioni chimiche a secondo che si desideri un risultato più o meno coprente o più o meno duraturo.
In commercio si trovano infatti:
1) Le colorazioni temporanee (spray, balsamo, capsule). Danno riflessi di colore che si eliminano con pochi lavaggi.
2) Le colorazioni semipermanenti (lozioni, creme, fissanti). Sono utili soprattutto per coprire i capelli bianchi e "durano" circa 5-6 shampoo.
3) Le tinture permanenti (gel, creme, "pappette"). Agiscono per ossidazione e permettono di cambiare radicalmente il colore.
4) I coloranti metallici. A base di nitrati d'argento, solfato di rame e nickel. Si utilizzavano soprattutto in passato per scurire i capelli con riflessi brillanti.