Cosa tenere nell'armadietto dei medicinali?

A cura di Marina Bestetti

Aprendo l'armadietto dei medicinali capita a volte di trovarsi di fronte ad un vero e proprio forziere che potrebbe soddisfare le esigenze di un intero reparto ospedaliero. Spesso infatto le confezioni contengono un numero di compresse maggiore di quello prescritto dal medico e allora, finita la terapia, le si conserva perché non si sa mail Poi ci sono le scorte per i "momenti di crisi" accaparrate con avidità come se dovessimo trasferirci per mesi in mezzo al deserto. La fine naturale di questi farmaci è naturalmente la scadenza che, ironicamente, avviene proprio nel momento in cui potrebbero esserci d'aiuto.
Quindi: gli esperti quali farmaci consigliano di tenere a portata di mano, senza trasformare la propria abitazione in una succursale della farmacia?
Iniziamo con gli antinfiammatori: possono servire i normali prodotti da banco (paracetamolo e ibuprofene) per le sindromi dolorose banali, ma se il dolore dovessere persistere per più di tre o quattro giorni è meglio rivolgersi ad un medico.
Per quanto riguarda i lassativi è sempre meglio utilizzarli sotto stretto controllo medico, a lungo andare possono essere dannosi e creare una stitichezza da farmaci.
Va bene tenere qualche prodotto per l'acidità di stomaco, una pomata antistaminica e una per i dolori muscolari, un collirio (non antibiotico) per le congiuntiviti.
Un' ultima nota per i prodotti "naturali" e per le tisane: anche se non sono medicinali, hanno spesso azione farmacologica, ricordiamo quindi che un loro abuso può essere dannoso.
(Xagena 2001)