Inefficacia degli Acidi grassi Omega-3 nella prevenzione della fibrillazione atriale parossistica
Gli Acidi grassi Omega-3 acidi non impediscono il ripetersi di episodi di fibrillazione atriale. Questa la conclusione dello studio P-OM3 ( Efficacy and Safety of Prescription Omega-3 Acid Ethyl Esters ) for the Prevention of Recurrent Symptomatic Atrial Fibrillation, uno studio prospettico, randomizzato, in doppio cieco, multicentrico, che ha coinvolto 663 pazienti ( età media 61; 56% maschi ).
Nello studio, i Ricercatori hanno confrontato l'uso del prodotto derivato dall’olio di pesce ( 4 g/die; Lovaza ) con un placebo nei pazienti con fibrillazione atriale parossistica.
L’assunzione di pesce ricco di Acidi grassi Omega-3 produce benefici per i pazienti con alcuni tipi di malattia cardiaca, tra cui l’insufficienza cardiaca e l’infarto miocardico. Inoltre, come parte di una dieta sana, gli Acidi grassi Omega-3 sono associati, negli adulti, a ridotto rischio di morte improvvisa e di morte per malattia coronarica.
Studi compiuti in precedenza, di piccole dimensioni, avevano analizzato i benefici degli Omega-3 di prescrizione nella fibrillazione atriale, giungendo a risultati contrastanti.
Nei soli Stati Uniti i pazienti affetti da una delle tre forme di fibrillazione atriale, parossistica, persistente e permanente, sono 2.66 milioni gli americani hanno attualmente, che aumentano
Questa aritmia sopraventricolare è associata a rischio di malattia coronarica fatale, infarto del miocardio e ictus.
I Ricercatori dello studio P-OM3 hanno assegnato in modo casuale 542 pazienti con fibrillazione atriale parossistica e 121 pazienti con fibrillazione atriale persistente a ricevere 4 grammi di Omega-3 al giorno oppure placebo.
Il trattamento è durato 24 settimane.
L’endpoint primario dello studio era rappresentato dalla prima recidiva dei sintomi di fibrillazione atriale parossistica.
Non sono state osservate differenze significative tra i pazienti con fibrillazione atriale parossistica che avevano ricevuto Omega-3 e il gruppo placebo nel tempo alla prima recidiva dei sintomi; non è stata riscontrata nessuna differenza significativa tra il gruppo fibrillazione atriale persistente trattato con Acidi grassi Omega-3 e il gruppo placebo;
Gli Omega-3 di prescrizione si sono dimostrati sicuri e ben tollerati.
Dallo studio è emersa la non-utilità nell’impiego di Omega-3 di prescrizione nella stragrande maggioranza dei pazienti con fibrillazione atriale parossistica ma senza una significativa malattia cardiaca.
In assenza di dati di efficacia, gli Acidi grassi Omega-3 non dovrebbero essere prescritti per la prevenzione della fibrillazione atriale parossistica.
La ricerca ha escluso i pazienti con fibrillazione atriale e scompenso cardiaco. ( Xagena_2010 )
Fonte: American Heart Association ( AHA ) Meeting, 2010
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