Tumore colorettale negli uomini: l’attività fisica migliora la sopravvivenza


Sebbene i soggetti che svolgono attività fisica presentino un più basso rischio di tumore colorettale, pochi studi hanno preso in esame il beneficio dell’esercizio fisico tra coloro che sopravvivono ad un cancro del colon e del retto.

Sono stati analizzati i dati di 688 uomini con una storia di tumore del colon-retto di stadio I-III, partecipanti all’Health Professionals Follow-up Study.

In questa coorte, il 50.4% svolgeva esercizio fisico settimanale pari ad almeno 18 equivalenti metabolici ore/settimana.

Un aumento dell’attività fisica è risultato associato ad un miglioramento della mortalità specifica per il carcinoma colorettale ( p=0.002 per trend ) e della mortalità generale ( p<0.001 per trend ).

Gli uomini che hanno un dispendio di 27 MET ore/settimana di attività fisica hanno presentato un rischio ( hazard ratio ) di mortalità specifica per il tumore del colon-retto di 0.47, rispetto agli uomini con 3 MET ore/settimana o meno di attività fisica.

E’ stato osservato che l’apparente beneficio dell’attività fisica era indipendente dall’età, dallo stadio della malattia, dall’indice di massa corporea, dall’anno di diagnosi, dalla localizzazione del tumore, e dall’attività fisica prediagnosi.

In conclusione, in un’ampia coorte di uomini con una storia di tumore colorettale non-metastatico, una maggiore attività fisica è associata ad un più basso rischio di mortalità sia per tumore del colon-retto sia generale. ( Xagena_2009 )

Meyerhardt JA et al, Arch Intern Med 2009;169: 2102-2108



Link: MedicinaNews.it

Onco2009